Viale dei giusti fra le nazioni in Israele

Ho pensato molto a come iniziare l'anno. Cosa c'è di più complicato che saper perdonare?

Mi viene in mente una breve storia: Due vecchi amici ebrei si incontrano dopo tanto tempo. Si conobbero in un campo di concentramento nazista durante la seconda guerra mondiale e parlando del piú e del meno,, la discussione torna inevitabilmente al passato e al calvario che hanno vissuto insieme. Uno era ancora pieno di rabbia e risentimento per i torti subiti, mentre l'altro era più sereno e aveva rivelato all'amico di essere riuscito a perdonare i suoi carnefici. "Come?!" il primo risponde: “Ma come puoi perdonarli per quello che ti hanno fatto? Non io, non potrei mai perdonarli! " "Allora", risponde il secondo, "sei ancora loro prigioniero".

Prendo questa storia come punto di partenza per parlare di un argomento che prima o poi nella vita di ogni individuo compare e quasi sempre con dolore: Il perdono. Secondo me, il perdono non deve essere un dono per l'altro, un gesto di gentilezza e magnanimità.

Si pensa erroneamente che il perdono significhi "cedere" all'altro, un atto di debolezza. Non credo che questo sia vero, credo piuttosto che sia un gesto d'amore, ma soprattutto verso se stessi, perché il risentimento e l'odio non fanno male al nostro debitore ma molto di più a noi stessi. Ma perdonare senza dimenticare. Che senso ha?

Se lasciamo la mente ancorata ai ricordi del male che abbiamo subito, questo cresce dentro di noi e acquista mille sfaccettature e ci lascia sempre a contatto con il dolore sofferto. A volte guardando la televisione ascolto e vedo cose orribili e penso che se uno dei miei figli subisse una tale atrocità, passerei la mia vita cercando di vendicarmi. Rimane l'atrocità compiuta, resta il dolore provocato e devo aggiungere anche questa continua ricerca per provocare più dolore, e quindi passerei ogni momento della mia vita a cercare di ferire e questo non ferirebbe chi ha offeso ma me stesso. Spero di non trovarmi mai in una situazione del genere, ma onestamente non so come reagirei.

Quante volte ci sono incomprensioni tra due o più persone?

È chiaro, perdonare, ma dimenticare? Difficile, vero?

Ho lette alcune, chiamiamole, regole sul perdono, eccole:

1. Il perdono è soprattutto un dono che facciamo a noi stessi, solo dopo a quelli che ci hanno ferito;

2. Stare sempre dalla parte di chi deve perdonare significa mettersi su un piedistallo; difficile vivere rapporti sani con gli altri da quella posizione;

3. Stare sempre dalla parte di chi deve perdonare significa fare la vittima; difficile avere il controllo della tua vita interpretando quel ruolo;

4. Perdono significa uscire dalla nostra rigidità mentale per capire che gli errori sono possibili; prima o poi anche noi vogliamo essere trattati allo stesso modo;

5. Perdonare chi ci ha ferito significa riuscire a perdonare noi stessi; Certo che prima o poi ci troveremo nella posizione di doverlo fare;

6. Spesso chi ci ha ferito non sa di farlo;

7. Spesso chi ci ferisce non conosce altro modo;

8. Spesso chi fa del danno lo fa perché vuole il nostro amore e non sa come ottenerlo.

9. Il perdono non è un obbligo; è una necessità.

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